venerdì 26 maggio 2017

Il calcolo delle responsabilità!

La motivazione è uno dei nodi cruciali per una buona riuscita del mio lavoro di docente di sostegno, ogni giorno mi scontro con ragazzi in difficoltà che fanno fatica a vedere l’importanza dello studio e che spesso vorrebbero gettare la spugna davanti le enormi difficoltà che incontrano. Raramente i ragazzi con cui lavoro vedono la motivazione intrinseca cioè difficilmente trovano gratificante l’attività stessa che stiamo svolgendo, spesso devo quindi far leva sulla motivazione estrinseca cioè devo far ricorso a una forma di ricompensa che è poi la reale fonte di interesse. Lavorando con ragazzi diversamente abili ho, quasi sempre, a che fare con ragazzi che credono poco nelle loro capacità, che sono abituati a non far affidamento sulle loro forza e che spesso sono così assuefatti all'aiuto costante degli altri che non vedono il motivo di sforzarsi a far da se: il primo passo del mio lavoro è quindi cercare di trovare un modo per sbloccare l’alunno e svincolarlo dalla dipendenza altrui. La ricerca della motivazione nell'alunno è quotidiana e la parte più difficile è sicuramente ridare fiducia al ragazzo dopo un fallimento, non sempre riesco a far capire che il fallimento è il punto di partenza per l’apprendimento e che dagli errori si impara; per evitare di scoraggiarli cerco quindi di evitare di evidenziare gli insuccessi e di elogiare i successi, cerco di accogliere e rispettare i loro bisogni di conoscenza, prendermi cura del loro processo di apprendimento e di dialogare con loro per recuperare la loro motivazione  e la loro fiducia nella scuola.

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