venerdì 26 maggio 2017

Riflessioni sul PBL

Confesso che prima di questo corso non avevo mai sentito parlare di PBL e che ci ho messo un po’ per capire cosa significasse l’acronimo; il video è stato molto interessante e mi ha chiarito un po’ le idee su cosa fosse e su come si affrontasse il PBL.

Il prof. Zecchi parla di una scuola incentrata sui ragazzi per lo sviluppo di competenze utilizzabili nel quotidiano: questa scuola è molto vicina alla didattica di noi docenti di sostegno che poniamo come obbiettivo principale non la conoscenza in se ma  lo sviluppo dell’individuo. Sono d’accordo che la didattica per PBL sia un modo per non rivolgersi alle sole intelligenze logico-matematiche e logico-verbali e per andare incontro alle diversità dei nostri alunni riuscendo a coinvolgere più efficacemente la variegata platea scolastica.

La scuola di cui parla il prof. Zecchi è una scuola del tutto diversa da quella che noi abbiamo frequentato come alunni, lo so che nel 2017 può sembrare un’eresia ma era proprio così sbagliata la scuola che abbiamo frequentato, la nostra generazione è stata penalizzata dal vecchio tipo di didattica trasmissiva? Se devo essere sincera non credo, forse piuttosto sono gli alunni che sono cambiati, sono gli stimoli che i ragazzi ricevono fin dalla tenera età che hanno cambiato il loro modo di apprendere e la scuola deve evolversi per avvicinarsi ad i nuovi stili di apprendimento degli studenti. La progettazione e lo sviluppo di pratiche didattiche che favoriscono la capacità degli studenti di comunicare, di pensare e di ragionare in modo efficace, di risolvere problemi complessi e di lavorare in modo collaborativo in team diversi, è forse la sfida più importante per chi si occupa di formazione.


Mi viene un dubbio: è giusto che la scuola secondaria di secondo grado cambi didattica in toto e si converta ad una didattica alunno-centrica?
I ragazzi non rischierebbero poi di trovarsi spiazzati all’università dove la didattica trasmissiva è senza dubbio predominante?


Sulla base di queste riflessioni sono d’accordo come dice il professore a non rivoluzionare in toto la didattica ma a creare delle finestre in cui si utilizzare il PBL.





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